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Black sheep party 2019 – festa dello sbattezzo

Il Circolo UAAR di Catania, da anni ormai, porta avanti la campagna per lo sbattezzo anche con il «BLACK SHEEP PARTY», la festa delle pecore nere. Quelle che lasciano il gregge.
Vi aspettiamo il 19 dicembre per una serata di informazione, cibo e goliardia al Gammazita!

Evento su fb : https://www.facebook.com/events/577439883043600/

Lo Sbattezzo non è una goliardata, né un controrito vendicativo. È un atto politico nonché la traduzione giuridica dell’elementare diritto, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e riconosciuto in Italia da un provvedimento del Garante per la privacy, di poter abbandonare una confessione religiosa: nel caso specifico, di non essere più considerati, dallo Stato italiano, come “sudditi” dell’unica monarchia assoluta d’Occidente. “Obbedienti” e “sottomessi” alle gerarchie ecclesiastiche, come recita il Catechismo.
Ulteriori info qui: https://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/

2020-02-19T10:00:06+01:0019 Febbraio 2020|

Evento numero cinque

Il Circolo UAAR di Milano, da anni ormai, porta avanti la campagna per lo sbattezzo anche con il «SBATTEZZO PARTY», la festa dell’autodeterminazione. Quelle che lasciano il gregge.
Vi aspettiamo al prossimo evento per una serata di informazione, cibo e goliardia laica.

Seguici su fb : https://www.facebook.com/uaarmilano

Lo Sbattezzo non è un controrito vendicativo. È un atto politico nonché la traduzione giuridica dell’elementare diritto, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e riconosciuto in Italia da un provvedimento del Garante per la privacy, di poter abbandonare una confessione religiosa: nel caso specifico, di non essere più considerati, dallo Stato italiano, come “sudditi” dell’unica monarchia assoluta d’Occidente. “Obbedienti” e “Sottomessi” alle gerarchie ecclesiastiche, come recita il Catechismo.
Ulteriori info qui: https://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/

2022-12-03T10:19:09+01:0019 Febbraio 2020|

Evento numero quattro

Il Circolo UAAR di Catania, da anni ormai, porta avanti la campagna per lo sbattezzo anche con il «BLACK SHEEP PARTY», la festa delle pecore nere. Quelle che lasciano il gregge.
Vi aspettiamo il 19 dicembre per una serata di informazione, cibo e goliardia al Gammazita!

Evento su fb : https://www.facebook.com/events/577439883043600/

Lo Sbattezzo non è una goliardata, né un controrito vendicativo. È un atto politico nonché la traduzione giuridica dell’elementare diritto, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e riconosciuto in Italia da un provvedimento del Garante per la privacy, di poter abbandonare una confessione religiosa: nel caso specifico, di non essere più considerati, dallo Stato italiano, come “sudditi” dell’unica monarchia assoluta d’Occidente. “Obbedienti” e “sottomessi” alle gerarchie ecclesiastiche, come recita il Catechismo.
Ulteriori info qui: https://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/

2020-02-18T22:33:45+01:0018 Febbraio 2020|

Evento numero uno

Il Circolo UAAR di Catania, da anni ormai, porta avanti la campagna per lo sbattezzo anche con il «BLACK SHEEP PARTY», la festa delle pecore nere. Quelle che lasciano il gregge.
Vi aspettiamo il 19 dicembre per una serata di informazione, cibo e goliardia al Gammazita!

Evento su fb : https://www.facebook.com/events/577439883043600/

Lo Sbattezzo non è una goliardata, né un controrito vendicativo. È un atto politico nonché la traduzione giuridica dell’elementare diritto, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e riconosciuto in Italia da un provvedimento del Garante per la privacy, di poter abbandonare una confessione religiosa: nel caso specifico, di non essere più considerati, dallo Stato italiano, come “sudditi” dell’unica monarchia assoluta d’Occidente. “Obbedienti” e “sottomessi” alle gerarchie ecclesiastiche, come recita il Catechismo.
Ulteriori info qui: https://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/

2022-12-03T10:40:01+01:0017 Febbraio 2020|

Primati informatici

Primati informatici

Tecnologie di rete e umanità aumentata

Giovedì 20 febbraio 2020, ore 18.30
Saletta incontri ex Convento di San Francesco, via San Francesco 2, Pordenone

Conferenza di Mario Pireddu, professore associato presso l’Università della Tuscia di Viterbo.
Introduzione della comunicatrice scientifica Elisa Baioni.

Possiamo pensare la tecnica come componente marginale della cultura? È possibile descrivere la cultura come entità indipendente da ogni dimensione materiale? Esistono modi “naturali” per vivere, comunicare, educare? Ha ancora senso la tradizionale opposizione “naturale/artificiale” utilizzata per decifrare il nostro essere al mondo? La storia della cultura può essere letta e interpretata anche come una storia delle tecniche? E che cosa definiamo “tecnologico”? Dalla scoperta dell’agire strumentale all’alba dell’umanità, così ben raccontata da Stanley Kubrick nella sequenza iniziale di 2001: Odissea nello Spazio, all’autonomia degli algoritmi e delle intelligenze dell’artificiale: cosa significa oggi essere umani? Software e database sono ciò che rende possibile gran parte delle nostre esperienze quotidiane, e l’intera infrastruttura economica e culturale delle nostre società si regge sui dati e le piattaforme che li gestiscono. Software e algoritmi sono elementi sempre più importanti per la nostra economia, per l’informazione, per la cultura e la conoscenza, per la salute, per l’educazione e per quasi ogni aspetto della nostra vita in comune. Se la nostra si configura come una platform society, confermando che la produzione culturale è costituzionalmente radicata nella tecnica, è possibile parlare di umanità aumentata? E se sì, cosa stiamo aumentando e come? Dialogando con il pubblico, Mario Pireddu – Presidente del Corso di Laurea Magistrale in “Informazione Digitale” all’Università della Tuscia – cercherà di dare qualche risposta a queste domande.

Mario Pireddu
Docente di Apprendimento in Rete e Gestione della Conoscenza all’Università della Tuscia, dove è Presidente del Corso di Laurea Magistrale in “Informazione Digitale”. Si occupa di didattica e di tecnologia, di scrittura in rete e di algoritmi, di formazione digitale per ragazzi ma anche per adulti. È mediologo, esperto delle dinamiche educative online e di digital media. Prima di insegnare a Viterbo è stato ricercatore e professore all’Università Roma Tre e presso l’Università IULM di Milano. Collabora con Rai Cultura e Rai Scuola per i temi legati all’educazione digitale.

Elisa Baioni
Laureata in Scienze Filosofiche all’Università di Bologna, frequenta il Master in Comunicazione della Scienza ‘Franco Prattico’ di Trieste. Ha scritto per Oggiscienza, Galileonet, Rickdeckardnet e Animal Studies. Collabora con le scuole per attività di didattica formale e informale ed è appassionata di scienza, etiche ambientali e postumanesimo. È preoccupata per il brutto clima.

Aggiornamento

Video dell’evento

Foto dell’evento

Un momento della conferenza di Mario Pireddu

2020-02-10T10:00:57+01:0010 Febbraio 2020|

Darwin interstellare

Darwin interstellare

Vite ed evoluzioni fuori dal mondo

Domenica 16 febbraio 2020, 18.30
Ex Tipografia Savio, via Torricella 2/a, Pordenone

Conferenza dell’astronomo Roberto Ragazzoni, direttore di INAF – Osservatorio astronomico di Padova.
Introduzione della comunicatrice scientifica Elisa Baioni.

Sulla Terra, l’alternarsi del giorno e della notte con il movimento del Sole e delle stagioni durante l’anno hanno contribuito al concetto del tempo e a fare in modo che la nostra società, culturalmente, scientificamente e tecnologicamente, evolva in un certo modo. Che cosa succederebbe su un mondo in cui, per esempio, l’umanità fosse confinata sul fondale di un oceano? Oppure che cosa succederebbe su un altro mondo in cui si sviluppa una civiltà scientifica e tecnologica per cui è molto più facile – basta quasi spiccare un balzo – entrare nell’orbita del loro pianeta? Se ne parlerà domenica 16 febbraio.

Roberto Ragazzoni si è laureato in Astronomia presso l’Università degli Studi di Padova nel 1990. Ha lavorato presso l’Osservatorio Astronomico di Padova, lo Steward Observatory di Tucson (Arizona), il Center for Astrophysics dell’Università di San Diego (California), il Max-Planck-Institut für Astronomie di Heidelberg (Germania), e l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri. Ha vinto il concorso di Ordinario per la classe di Astronomia (B05X) presso l’Università di Bologna nel 2000 e attualmente è Astronomo Ordinario presso l’INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica, Osservatorio Astronomico di Padova. Ha vinto il premio Wolfgang Paul della Fondazione Alezander von Humboldt, il premio Gal Hassin ed il premio San Francesco Città di Rovigo. Si occupa prevalentemente di strumentazione ottica per l’astronomia, sia da Terra che dallo Spazio.

Elisa Baioni
Laureata in Scienze Filosofiche all’Università di Bologna, frequenta il Master in Comunicazione della Scienza ‘Franco Prattico’ di Trieste. Ha scritto per Oggiscienza, Galileonet, Rickdeckardnet e Animal Studies. Collabora con le scuole per attività di didattica formale e informale ed è appassionata di scienza, etiche ambientali e postumanesimo. È preoccupata per il brutto clima.

[COMUNICATO STAMPA]

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Video dell’evento

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Un momento della conferenza di Mario Pireddu

Un momento della conferenza di Mario Pireddu

2020-02-10T10:00:21+01:0010 Febbraio 2020|

Open Archaeology

Open Archaeology

Software, hardware e dati aperti per una conoscenza accessibile

Venerdì 14 febbraio 2020, ore 20.30
Sala Blu, Polo Tecnologico, via Roveredo 20/b, Pordenone

Conferenza dell’archeologo Luca Bezzi di Arc Team

Negli ultimi venti anni, la disciplina archeologica, come molti campi del sapere umano, è stata coinvolta da quella “Rivoluzione aperta” innescata dal mondo del Free Software e dell’Open Source. In particolare, nel nostro Paese, sin dal 2006 si è creato spontaneamente un movimento che, nato dall’incontro delle esperienze di differenti gruppi di ricerca, è confluito nell’annuale workshop ArcheoFOSS. L’esperienza di Arc-Team, società che opera nel campo dell’Archeologia e dei Beni Culturali, è cominciata nel 2002 ed ha portato ad una migrazione totale dal software chiuso al software aperto, conclusasi con lo sviluppo di una specifica distribuzione GNU/Linux per l’archeologia (ArcheOS). Dal 2006 l’azienda ha inoltre aperto un secondo settore di ricerca impostato su tecnologie aperte e focalizzato sulla robotica. Questa ricerca, informalmente chiamata Archeorobotica, ha portato allo sviluppo di diversi modelli di droni, di tipo UAV (Unmanned Aerial Vehicle) per il rilievo aereo e di tipo ROV (Remotely Operated Vehicle) e USV (Unammed Surface Vessel), per le operazioni subacquee. Sono state inoltre costruite macchine CNC (Computer Numerical Control), come la stampante Fa)(a 3D, e singole componenti robotiche utilizzabili in archeologia, tra i quali un sistema per il rilievo 3D in real-time, basato su algoritmi SLAM (Simoultaneous Localization and Mapping), un riduttore epicicloidale per i carotaggi subacquei ed un gimball per aste telescopiche. La presentazione fornirà una panoramica sull’esperienza di Arc-Team nella condivisione di software, hardware, dati e conoscenza.

Luca Bezzi, archeologo, è uno dei fondatori di Arc-Team srl, società che opera nel campo della ricerca archeologica e della valorizzazione dei beni culturali. Nell’ambito della stessa, si occupa principalmente di archeologia digitale, subacquea e glaciale, nonché di speleoarcheologia e lavori in alta quota.

Elisa Baioni
Laureata in Scienze Filosofiche all’Università di Bologna, frequenta il Master in Comunicazione della Scienza ‘Franco Prattico’ di Trieste. Ha scritto per Oggiscienza, Galileonet, RickdeckardnetAnimal Studies. Collabora con le scuole per attività di didattica formale e informale ed è appassionata di scienza, etiche ambientali e postumanesimo. È preoccupata per il brutto clima.

Evento organizzato in collaborazione con il Pordenone Linux User Group (PNLUG).

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Video dell’evento

Foto dell’evento

Un momento dell’intervento di Luca Bezzi al Polo Tecnologico di Pordenone, ospite di PNLUG.

2020-02-07T10:00:29+01:007 Febbraio 2020|

Eppure Darwin non sapeva…

Eppure Darwin non sapeva…

Mercoledì 12 febbraio 2020, 18.30
Ex Tipografia Savio, via Torricella 2/a, Pordenone

Conferenza di Elisa Corteggiani, biologa.

Durante il suo viaggio Darwin non rimase solo colpito dalla grande varietà di viventi che osservò, ma notò anche la grande varietà di caratteristiche che gli individui di una stessa specie presentavano tra loro, osservò inoltre che non tutti gli individui sopravvivevano abbastanza a lungo per generare prole che condividesse almeno una parte delle proprie caratteristiche. Queste osservazioni divennero il cardine per lo sviluppo della Teoria dell’evoluzione per selezione naturale negli anni a seguire.
Oggi, biologia molecolare e genetica ci raccontano come caratteristiche individuali, DNA e selezione naturale contribuiscano a determinare ciò che siamo, confermando quelle che per Darwin erano solo intuizioni. L’incontro di mercoledì 12 febbraio racconterà proprio come la scienza del presente stia completando ciò che egli non sapeva, ma immaginava.

Elisa Corteggiani si è laureata in biologia molecolare con una tesi di ricerca svolta all’Imperial College di Londra; ha conseguito il dottorato in biochimica e biofisica all’Università di Padova facendo ricerca in biochimica, genomica e bioinformatica applicate a organismi fotosintetici. Come ricercatrice post dottorato si è occupata di temi ambientali: biorisanamento di aree inquinate, biocarburanti da microrganismi, adattamento di piante di interesse agricolo alle variazioni climatiche. Tra il 2007 e il 2013 ha tenuto corsi di laboratorio di biologia molecolare, biochimica e genomica per l’Università di Padova come professore a contratto. Dal 2016 insegna in un liceo scientifico e dal 2019 è la responsabile scientifica dell’Uaar.

Elisa Baioni
Laureata in Scienze Filosofiche all’Università di Bologna, frequenta il Master in Comunicazione della Scienza ‘Franco Prattico’ di Trieste. Ha scritto per Oggiscienza, Galileonet, RickdeckardnetAnimal Studies. Collabora con le scuole per attività di didattica formale e informale ed è appassionata di scienza, etiche ambientali e postumanesimo. è preoccupata per il brutto clima.

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Video dell’evento

Foto dell’evento

L’introduzione di Elisa Baioni.

Un momento della conferenza di Elisa Corteggiani.

2020-02-05T10:00:05+01:005 Febbraio 2020|

Serata anti superstizione organizzata da CICAP e UAAR

Serata anti superstizione organizzata da CICAP e UAAR

VENERDÌ 17: CICAP E UAAR “CELEBRANO” LA GIORNATA ANTI SUPERSTIZIONE CON UNA SERATA SPECIALE
QUARTO APPUNTAMENTO DELLE “CONVERSAZIONI A RAGION VEDUTA”
VENERDÌ 17 GENNAIO 2020

Sarà dedicato alla superstizione e al modo per incoraggiare i giovani a un sano scetticismo nei confronti delle pseudoscienze il quarto incontro della serie di Conversazioni a ragion veduta organizzate dal Circolo Uaar di Pordenone. L’appuntamento è (e in questo caso non si può dire che non sia stato fatto apposta) per un venerdì 17, quello di questa settimana, alle ore 20.30 in via Montello 22.

La «serata anti superstizione» è organizzata con la collaborazione del Gruppo di Pordenone del CICAP, Comitato Italiano di Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, e vedrà la presenza di Diego Martin, coordinatore dello stesso, nonché dell’illusionista Jan Hidden.

«Come dice spesso scherzando Massimo Polidoro, segretario nazionale del CICAP, essere superstiziosi porta male — spiega Martin — e questo è solo apparentemente un paradosso: quando qualcuno crede che un oggetto, una persona, una frase o un comportamento abbiano il potere di portare sfortuna non fa che condizionarsi, e così, ritenendosi sfortunato, altera inconsapevolmente il suo comportamento e finisce per provocare gli eventi sfortunati che tanto lo spaventano.»

Durante la serata, all’inizio della quale i partecipanti saranno invitati a mettere in scena uno spiritoso “contro-rituale” per evidenziare l’inutilità e i rischi che la superstizione porta con sé, si parlerà delle attività didattiche del CICAP. Ci sarà anche spazio per qualche dimostrazione di come si possono riprodurre certi “fenomeni paranormali” con pratiche illusionistiche: per qualche momento, anche scettici e razionalisti potranno credere che esista la magia.

Approfondimenti

Pagina web dedicata all’incontro:
circoli.uaar.it/pordenone/video/favorire-lo-scetticismo-ma-solo-quello-sano

Conversazioni a ragion veduta 2019/20:
circoli.uaar.it/pordenone/iniziative-ed-eventi/conversazioni-a-ragion-veduta-2019-20

Pagina Facebook del gruppo di Pordenone del CICAP:
www.facebook.com/cicap.pordenone

2020-01-14T10:00:11+01:0014 Gennaio 2020|

Favorire lo scetticismo, ma solo quello “sano”

Favorire lo scetticismo, ma solo quello “sano”

Venerdì 17 gennaio 2020, ore 20.30
In occasione della giornata antisuperstizione, incontro con Diego Martin (CICAP) e Jan Hidden (illusionista).

[COMUNICATO STAMPA]

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Video dell’evento

Foto dell’evento

Diego Martin parla del kit per promuovere un sano scetticismo negli studenti

Un rito antisuperstizione all’inizio dell’incontro: ombrello aperto in luogo chiuso…

L’illusionista Jan Hidden all’inizio del suo spettacolo

Un momento dello spettacolo di Jan Hidden

Il pubblico della sala coinvolto in un momento di “magia” con dei pendolini

Jan Hidden illustra i motivi alla base della credenza che il venerdì 17 porti sfortuna…

Jan Hidden illustra il misterioso fenomeno di poltergeist su veicolo a Lignano Sabbiadoro (1991)

Jan Hidden spiega alcuni meccanismi alla base di qualche credenza

2020-01-12T10:00:16+01:0012 Gennaio 2020|